E’ con grande orgoglio che presento un nuovo grande scultore nella mia Galleria. E’ stato molto piacevole incontrarmi con lui per la prima volta e, a pelle, mi sembra di averlo sempre conosciuto grazie alla sua affabilità e cortesia.
Credo però che la sua migliore presentazione possa essere fatta proprio da quello che lui stesso ha scritto parlando di se.
“………..L’odore del ferro e degli olii emulsionati mi inebriavano e qualcosa dentro di me mi spingeva a guardare il ferro pensando a cosa ne potevo tirar fuori….”
“………..La passione per l’arte in ogni sua forma viveva prepotente in me ed io sentivo di manifestarla in ogni suo aspetto: e così ho amato la poesia, la musica e ho dipinto ballando, cantando e suonando. Ma la mia vera passione è stata ed è la scultura…”
“……..Non mi sono mai prefissato di forgiare con le mie opere un messaggio pseudo intellettuale sui problemi della vita o della psiche: ho voluto realizzare in opera la cronaca di tutti i giorni, la vita della gente delle cose comuni. Sono nati così: il toro, la pattinatrice, l’orologio, terzo millennio, il rinoceronte, le scarpe, il cappotto, l’armadillo e la più grande “libertà” raffigurata da un uomo su una grossa Harvey Davidson. Tutte realizzate sfruttando la mia capacità di lavorare i metalli, piegandoe forgiando lamiere d’acciaio inox o di bronzo….”
“……..Quando mi domandano quanto tempo impiego a realizzare una scultura, quasi sempre rispondo: quarant’anni, ma di esperienza….
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